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Esami post-vacanze. Una tragedia. Letteratura inglese, poi. Mi è sempre piaciuta, ma il primo novecento è una tale lagna. Pensare che Emily Bronte qualche anno prima scrisse cose talmente tanto attuali nel cuore di ognuno di noi che sarebbero bastate a coprire ogni manifestazione di inadeguatezza degli anni successivi. E un giorno, lontano da quello che sto vivendo, probabilmente come le succedeva quotidianamente, la sua mente formulò un pensiero. Lo stesso pensiero che squarcia sempre la mia mente, ma non avrei mai potuto trovare parole migliori di:
' Sii sempre con me, prendi qualsiasi forma, portami alla follia.
Solo non lasciarmi in questo abisso, nel quale non riesco a trovarti. '
Io non riesco a trovarti. Non riesco nemmeno a capire chi tu sia.